Il paese di Molazzana, per la posizione strategica e di confine, in passato aveva assunto un notevole interesse, sia sul piano politico ed anche sotto quello militare: un tempo il borgo era raccolto attorno alle mura del castello, al cui interno sorgeva una chiesa intitolata a San Bartolomeo. Le origini di Molazzana risalgono almeno al X secolo, quando nel 997 viene citato in un documento con il quale il vescovo di Lucca Gherardo allivella a Sisemondo parte della pieve di Molazzana. Nel 1105, in un convegno svoltosi a Pieve Fosciana, la contessa Matilde di Canossa, chiede un tributo ad alcuni paesi della Garfagnana: in questo documento si ritrova ancora menzionato il nome di Molazzana. Fino al XIII secolo il comune fu governato dai signori di Careggine e dai nobili Porcaresi. Con la suddivisione della Garfagnana in due vicarie “A Perpore supra” e “A Perpore infra“, fatta dai Lucchesi nel 1272, Molazzana entra a far parte di quest’ultima. Nella seconda metà del XIV secolo Carlo IV re di Boemia liberava Lucca dalla dominazione pisana, restituendole numerosi territori della Garfagnana, tra questi anche Molazzana. Il28 aprile 1451 papa Niccolò V decretò che Molazzana entrasse a far parte della vicaria di Trassilico sotto la dominazione estense, mettendosi di fatto contro Gallicano e la repubblica di Lucca. E’ in questo periodo che il borgo venne fortificato e provvisto di un castello al cui interno si trovavano la chiesa e il campanile. Nel secolo XVI fu soggetto ad assalti e scorrerie. Lucchesi ed Estensi si contesero a più riprese tutta la zona. Il perdurare degli scontri ci concluse con il sacco e il fuoco che Molazzana subì il 17 luglio 1583 da parte dei Lucchesi, che vollero vendicarsi degli incendi appiccati dagli estensi nei dintorni di Castiglione. Nel luglio del 1602 ci fu una battaglia fra Lucchesi es Estensi: lo scontro fu così violento che molti contendenti morirono per il fuoco “amico”, cioè per errore. La località in cui avvenne il fatto fu detta “Il Broglio” e anche ai nostri giorni è così nominata.
La data della costruzione della chiesa di Molazzana, dedicata a San Bartolomeo, non è nota ma, con ogni probabilità è relativa ai secoli XV e XVI. L’edificio, inserito nel tessuto urbano del paese, nasce inizialmente come oratorio dedicato alla Madonna del Fosso e a supporto dell’antica parrocchiale dedicata a San Bartolomeo risalente al secolo XIII. Nel 1855 una frana distrugge quasi completamente la chiesa parrocchiale e la relativa canonica: la situazione dei fabbricati è talmente compromessa da non rendere la ricostruzione una soluzione percorribile. La conseguenza di tale fatto è il temporaneo passaggio delle consegne di parrocchiale all’oratorio già esistente nel borgo a cui viene assegnata la dedica a San Bartolomeo. All’inizio del XX sec. vengono intrapresi i lavori di completa ricostruzione dell’edificio di culto, probabilmente giudicato non più adatto alle nuove funzioni che era deputato a svolgere. Il nuovo fabbricato attraversa fin dall’inizio una vita piuttosto travagliata in quanto viene gravemente danneggiato dal terremoto del 1920 e poi nuovamente nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1962 terminano i lavori di restauro e consolidamento. Adiacente alla piccola chiesa, a pianta rettangolare con abside semicircolare e soffitto voltato a botte con lunette, si erge una torre campanaria a pianta quadrata e singola cella campanaria. Questa torre è stata consolidata e restaurata. Oltre alla chiesa parrocchiale, che fu ricostruita in luogo piu’ sicuro, esistono altre due chiese: quella di Santa Lucia e quella dedicata al nome di Gesu’. Nel 1929 il Comune di Molazzana riutilizzo’ l’area del castello per costruire il Parco della Rimembranza: questo permise di salvaguardare i pochi ruderi rimasti e di erigere un Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.