Alle prime pendici dell’Appennino Pistoiese, nella Valle dell’Ombrone, nel Comune di Pistoia, si trova il piccolo borgo di Villa di Piteccio. Qui fino a qualche anno fa, nella storica dimora di Villa Vannini, si trovavano un albergo e un ristorante assai noti. In paese si trova la piccola chiesa dedicata a San Michele, la cui costruzione è da collocare, sulla base delle caratteristiche stilistiche dell’interno e della presenza di alcuni arredi (tra cui le campane in bronzo datate 1715) in un arco temporale che va dagli ultimi decenni del XVII ai primi del secolo XVIII. L’oratorio dipende sin dall’origine dalla chiesa di S. Maria di Piteccio e a questa si richiama nel linguaggio architettonico e nell’aspetto modesto e disadorno dell’esterno che contrasta con la ricercatezza decorativa dello spazio interno. E’ ad aula unica, coperta con volte a sesto ribassato scandite da tre arconi trasversali su paraste in aggetto dalle pareti. La mensa dell’altare laterale, in pietra serena e sostenuta da volute, si richiama agli altari secondari della pieve di S. Maria (realizzati all’inizio del secolo XVIII, presumibilmente in concomitanza con l’erezione dell’oratorio di San Michele).Limitati gli interventi nei secoli successivi: nella prima metà dell’Ottocento è stato realizzato l’altare maggiore e negli anni Quaranta del Novecento è stata inserita la balaustra in marmo che delimita il presbiterio. Da segnalare la presenza di due dipinti su tela, del secolo XVII, dei quali non è documentata l’originaria destinazione, ma le cui dimensioni sono coerenti con le cornici a stucco in cui sono inserite: La Comunione di San Nicola di Bari, sull’altare maggiore, e Cristo in pietà fra Santi, sull’altare di sinistra.