Pracchia e’ un paese della Montagna Pistoiese che fa parte del Comune di Pistoia: e’ situato nella profonda e stretta valle percorsa dal fiume Reno. L’evolversi della sua storia e’ sempre stato legato al progetto, costruzione ed esercizio dei collegamenti viari. L’abitato e’ attraversato dalla Ferrovia Transappenninica (Porrettana) tra Bologna e Pistoia, che fu completata nel 1864. La costruzione della ferrovia incremento’ la produzione ed il commercio del ghiaccio, del carbone e del legname in tutta la Montagna pistoiese e Pracchia divenne sede, come detto, di alcuni stabilimenti per la produzione del ferro: uno di essi oggi e’ stato trasformato in museo dopo vari decenni di inattivita’( Ferriera Sabatini). Pracchia, fino alla meta’ del XX secolo, fu chiamata la “Perla della Montagna pistoiese”: divenne un’importante stazione climatica dell’Appennino, grazie anche alla presenza della sorgente di acque oligominerali “Orticaia” (tuttora presente con la nota Acqua Silva).
Chiesa di San Lorenzo – Era gia’ esistente come oratorio fino dal Seicento: l’attuale edificio è proprio il risultato dell’ampliamento di detto oratorio, del quale conserva la caratteristica struttura ad una sola aula coperta da capriate a vista. Nella prima metà del XVII secolo al primitivo edificio fu unita una cappella, che venne messa in comunicazione con la navata unica mediante tre arcate. Fu elevata a sede parrocchiale nel 1785 per volonta’ del vescovo Scipione de’ Ricci: in quella data venne edificata la canonica. Vari interventi di restauro verificatisi nell’Ottocento hanno modificato l’edificio, dandogli l’aspetto che vediamo attualmente. L’interno si presenta a due navate, risultato della giunzione di due corpi separati: quella centrale e’ coperta da un tetto sorretto da capriate lignee.
Stazione Ferroviaria 1 | Fiume Reno |
Interno della Chiesa di San Lorenzo | Stazione Ferroviaria 2 |
Stabilimento dell’Acqua Silva |