Spignana

Chiesa di San Lorenzo

Spignana e’ un borgo di pochi abitanti situato nel Comune di San Marcello Pistoiese: si trova su un promontorio a strapiombo sul torrente Verdiana, lungo l’antica strada medioevale per Modena. Il documento piu’ antico in cui e’ citata risale alla Decime ecclesiastiche degli anni 1276 – 77: nel Medioevo dipendeva dalla giurisdizione amministrativa ed ecclesiale di Lizzano. La chiesa parrocchiale e’ dedicata a San Lorenzo: si tratta di un edificio a navata unica, costruito con pietra arenaria, con possente campanile sul lato sinistro.
Chiesa di San Lorenzo – Chiesa plebana nel piviere di S. Marcello: non se ne conosce la data di fondazione e neppure notizie antiche, se si eccettua la citazione nelle Decime della Tuscia negli anni 1276 – 77 e 1296 – 97. L’impianto ad una sola nave e l’orditura esterna a filaretto orientano verso un’attribuzione al basso medioevo e la data 1201 incisa su un concio sul fianco destro presso lo spigolo di facciata, può essere forse indicativa dell’anno di fondazione. La pieve all’esterno presenta facciata a capanna di tipo romanico con tracce di antico restauro nell’assetto del filaretto e nella tipologia di lavorazione delle pietre, non uniforme. Ad un livello cronologico settecentesco possono attribuirsi il portale d’ingresso, il portale sul lato destro, l’abside trapezoidale. Il campanile impostato sul lato sinistro presso la facciata, ha struttura massiccia a sezione quadrangolare. La base dichiara un impianto attribuibile agli inizio del XIII secolo; il coronamento e la cella campanaria denotano invece interventi successivi, nei secoli XVI e XVIII. Sul fianco sinistro della chiesa si apre in prossimità della facciata una monofora romanica. L’interno è a navata unica coperta a capriate, terminante in abside trapezoidale; una cappelletta è ricavata dal vano della torre campanaria. In generale l’aspetto dell’interno denota rifacimenti e restauri novecenteschi (imbiancatura e coloritura degli elementi architettonici e delle capriate del tetto, smembramento recente dell’altare maggiore a seguito della riforma liturgica).  Nel 1822 una lapide fu posta sotto l’altare sinistro a documento dell’avvenuta traslazione, cento anni prima, dell’immagine dipinta su muro della Beata Vergine dell’Umiltà.

Fontana