Riomagno e’ una frazione del Comune di Seravezza, situata ai piedi delle Alpi Apuane: si dice che l’antica via che passa da qui diretta verso le cave del monte Altissimo sia stata aperta da Michelangelo. Infatti, il grande scultore e pittore fu costretto a venire a rifornirsi di marmo per le sue opere proprio alla cave dell’Altissimo: aveva partecipato e vinto il concorso per sistemare la facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze e il papa Leone X (Giovanni de’ Medici) gli impose di abbandonare le cave di Carrara, dove il Buonarroti era solito rifornirsi, per servirsi di cave situate in territorio mediceo. Le strade, pero’, erano impraticabili, per cui si dice che Michelangelo ne tracciasse una nuova: sarebbe proprio quella che da Seravezza passa per Riomagno e conduce alle cave dell’Altissimo. Il toponimo Riomagno deriva da Rivus Magnus e si riferisce alla sua posizione lungo il corso del torrente Vezza: è un paese molto antico, appartenuto al comune de La Cappella. Le sue origini probabilmente risalgono al 1300: in un documento del comune di Pietrasanta del 1377 si parla di un ponte situato in loco; nel 1450 viene citato in un estimo con il nome di Rivus Magnum. Da documenti dell’epoca si sa che nel 1377 a Riomagno veniva lavorato anche il ferro estratto nella valli dell’Alta Versilia. In paese si trova la chiesa di San Giovanni Battista, la cui costruzione risale al 1608: fu voluto dalla famiglia Maltempi. Al suo interno si possono osservare opere di notevole valore storico ed artistico. Il soffitto è a capanna con travature in legno di castagno, l’altare maggiore in marmo con l’antico tabernacolo; di fianco una targa di marmo porta incisa la data 1665, anno delle ristrutturazione dell’edificio. Sopra l’altare un apprezzabile alto rilievo marmoreo rappresenta la natività di San Giovanni Battista. Verso la meta del XIX secolo, sul lato sinistro della chiesa, fu costruita una cappella con altare dedicato alla Madonna del Soccorso e due affreschi che raffigurano la Natività e la Deposizione di Cristo. Incisa sul vetro nell’occhio della facciata la Cena in Emmaus. La chiesa è stata interamente ristrutturata nel 1971. Dietro la chiesa, sopra un poggio, nel 1871 fu costruito il campanile in sasso. Nel 1841 il Cav. Henraux, noto in tutte le Apuane per le innovazioni portate nell’estrazione e nella lavorazione del marmo, volle costruire a Riomagno uno stabilimento in cui si potessero segare, con l’uso innovativo di telai e dunque con più precisione, lastre, stipiti di porte e finestre, scalini e quanto altro di utile fosse possibile ricavare dalla pietra. Questo fu motivo di ulteriore sviluppo del borgo e di tutta l’Alta Versilia.