A Ponte a Moriano il Ponte di S. Ansano permette l’attraversamento del fiume Serchio: di un ponte che scavalchi il fiume in questa zona si ha notizia dal 24 gennaio 844. A causa delle frequenti e violente pieno del fiume, tale ponte e’ stato piu’ volte restaurato e rifatto di sana pianta. Tra i manufatti piu’ famosi si ricordano quello in legno fatto costruire nel 1403 da Paolo Guinigi e l’altro, sempre in legno, messo in opera dai famosi artisti lucchesi Matteo e Vincenzo Civitali. Quest’ultimo ha resistito fino al 25 ottobre 1819, quando una piena del Serchio lo spazzo’ via: la struttura che vediamo attualmente e’ frutto della ricostruzione terminata nel 1832. Nei primi anni del XXI secolo la Provincia di Lucca lo ha restaurato: al centro del ponte campeggiano le statue della Madonna e di Sant’Ansano (cui il manufatto e’ dedicato), piu’ volte fatte oggetti di vandalismi, ma rimesse nuovamente in loco nel 1990.
Oratorio di Sant’Ansano – L’oratorio si trova all’incrocio tra la Via Ludovica e quella Mulerna, orientato secondo l’asse est-ovest. L’impianto originario, che risale al XII sec., comprendeva anche un ospedale per i pellegrini e gli indigenti. L’aspetto attuale deriva da un intervento di restauro effettuato nel corso del XVIII sec. All’esterno la facciata è molto semplice completamente intonacata di color ocra, terminante con una copertura a capanna. Al centro il portale in pietra è sormontato da una lunetta con un altorilievo raffigurante il santo, titolare della chiesa, secondo l’iconografia tradizionale. Sopra a esso è collocata una finestra vetrata rettangolare mentre sugli altri due prospetti sono presenti le porte laterali di accesso. In aderenza al lato settentrionale del fabbricato sono visibili gli immobili che costituivano l’antico ospedale (una piccolo traccia ne rimane in un architrave in pietra) e che, per la loro disposizione ad L formano una specie di corte con l’oratorio al quale si accede attraverso un piccolo arco di ingresso. All’interno, l’aula unica ha un soffitto ordito con capriate lignee, arcarecci e travicelli: le decorazioni interne e gli altari risalgono al XVIII secolo.