Sesto di Moriano e’ cosi’ chiamato perché si trova nel Morianese a sei miglia di distanza da Lucca. Il paese e’ situato sulla riva orografica destra del fiume Serchio e vi s’incontra l’antica Pieve di Santa Maria, gia’ ricordata come chiesa nel 762 e come pieve nell’802: d’origine medioevale, a navata unica con abside, presenta nel l’abside l’affresco con Cristo benedicente tra angeli, opera del Maestro di San Frediano. La chiesa oggi non e’ piu’ officiata ed e’ usata come sala parrocchiale perché accanto vi e’ stato costruito nel Cinquecento un altro edificio religioso, modificato tra Settecento e Ottocento.
Pieve di Santa Maria Assunta – La chiesa primitiva risalente all’ VIII sec., oggi, non è più adibita al culto; viene indicata come battesimale dall’anno 772 e solo nel X sec. viene aggiunto il titolo di S. Giovanni Battista. Essa risulta separata dalla nuova chiesa parrocchiale, risalente a un’epoca più tarda, dal cortile interno e dal campanile. All’interno dell’antica chiesa è presente ancora il fonte battesimale del XII sec. di forma quadrangolare, con interessanti decorazioni fitomorfe agli angoli della vasca. Nel catino absidale una decorazione murale del XIV sec., che rappresenta il Cristo benedicente tra due angeli, è di notevole qualità ma in precario stato di conservazione. Nel terrilogio dei beni della pieve di Santa Maria Assunta del 1788 è rappresentata la disposizione della chiesa principale nuova e di quella originaria romanica, che fungeva da battistero. La chiesa parrocchiale del XVI sec. è stata ampliata e ha una forma in pianta a croce latina. All’esterno la facciata intonacata è molto semplice, di tipo neoclassico con lesene ai lati, e un frontone a timpano. Il portale di accesso è sormontato da un architrave e una lunetta dipinta. L’interno è coperto con volta a botte, lunettata in prossimità delle aperture, e intervallata da arconi di irrigidimento tirantati. Alla decorazione pittorica di epoca recente dell’aula si contrappone la quadratura del XVIII sec. ben conservata del presbiterio, opera del quadraturista De Santi. Lo sfondamento spaziale creato assume carattere decorativo particolare per la presenza, sulle pareti e sul soffitto, di un panorama architettonico che rappresenta una balaustra in primo piano, con un portico retrostante coperto con volte a crociera; nel soffitto lo sfondamento spaziale ospita al centro l’Assunzione della Vergine Maria, sorretta da una nuvola che si innalza da una terrazza balaustrata. Degno di nota l’organo del XVIII sec. in controfacciata.
Chiesa della Madonna del Rosario – La cappella gentilizia dei Conti De Nobili, benché il fabbricato riveli una data d’impianto molto precedente, come dimostra la tipologia della pavimentazione dell’aula a grossi conci in pietra, unica testimonianza sopravvissuta, fu ricostruita tra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. ed in seguito donata alla Parrocchia di Sesto di Moriano. All’esterno è ben conservata e presenta le caratteristiche morfologiche di uno stile eclettico a metà tra il neoromanico e il neogotico: uno stile che si riflette anche nei motivi decorativi dell’interno. Completamente intonacata di colore ocra, ha al centro un portale con mostre in pietra bianca, con archivolto superiore a sesto acuto. La particolare decorazione che contraddistingue il portale, è costituita dalla ripetizione di piccoli cerchi bicolori, alcuni con rosetta, all’interno della scanalatura della cornice. Nella lunetta superiore si trova il bassorilievo della Madonna del Rosario, di buona fattura, a cui la chiesa è dedicata. Ai lati, in posizione simmetrica, si trovano due finestre con cornice a sesto acuto chiuse da inferriate che richiamano le decorazioni della facciata. Al centro, in prossimità della copertura, si apre un rosone circolare e, sotto la gronda, una teoria di archetti pensili di ispirazione neoromanica. Alla destra della chiesa, è stato addossato un ulteriore volume dove sono ospitati una cappella e la sacrestia. L’interno, ad aula unica e recentemente restaurato, è coperto con volta a crociera e, sulla sinistra, si trovano le lastre tombali della famiglia De Nobili.