Il monte Rondinaio, (1964 m. s.l.m.) ha un profilo cosi’ slanciato da essere degno di paragone con qualche vetta delle Alpi: sicuramente e’ la vetta dell’Appennino tosco – emiliano con la fisionomia piu’ bella. Questo itinerario ha inizio da Foce a Giovo, valico posto sullo spartiacque appenninico, da dove transita la Via della Foce o Strada del Duca. Ci troviamo sullo spartiacque principale della zona piu’ affascinante dell’Appennino Modenese, perché, mentre altrove le cime sono quasi sempre tondeggianti, qui il crinale e’ in gran parte roccioso, sospeso su imponenti precipizi che incombono a occidente sulle valli e sui crinali che degradano verso il fiume Serchio.
L’itinerario ha inizio da Foce a Giovo (quota 1674): ci incamminiamo verso ovest lungo il sentiero CAI n. 00o. Il sentiero, passando tra grossi blocchi d’arenaria, taglia sul lato nord il Monte Borra al Fosso (m. 1781) per affrontare poi un tratto in forte salita per innalzarci ad una selletta rupestre (quota 1803, 45 minuti dalla partenza) del crinale principale. Da qui ha inizio il tratto finale dell’ascesa: per l’esile crinale (prestare molta attenzione) andiamo a percorrere una cengia che taglia il versante meridionale del monte. Giunti al termine della cengia, in posizione meno esposta, in corrispondenza di un grosso masso, il sentiero 00 piega a destra e rimonta la ripida schiena del monte. Il sentiero, con stretti tornanti in rapida successione, guadagna quota per raggiungere la vetta del Monte Rondinaio (quota 1964, 1 h. e 30 minuti dalla partenza).
Foce a Giovo | |
Monte Rondinaio 2 | |
Aldo sulla vetta |