Via Ferrata del Pratomagno

Sul Pratomagno si trova una Via Ferrata: la partenza di questa via attrezzata avviene a quota 1120, alla base del Monte Lori. E’ stata realizzata nel 1992 dal CAI d’Arezzo: per le sue caratteristiche e’ adatta sia ai principianti che agli esperti, in quanto ci sono tratti facili e tratti difficili, ma i tratti ostici si possono anche aggirare lateralmente per continuare, poi, l’ascesa. Infatti, la via ferrata non e’ ininterrotta, ma e’ composta da diversi gradoni da scalare, intervallati da tratti di normale pendenza, percorribili tranquillamente: l’ideale per chi voglia provare per la prima volta l’ebbrezza della via attrezzata.

 

Parcheggiata l’auto in localita’ Lo Scoiattolo (quota 919) ci incamminiamo allora sulla strada proprio verso la direzione dalla quale siamo venuti fino a che, dopo un centinaio di metri, non notiamo, prestando molta attenzione, i segnali che ci indicano il sentiero per arrivare alla base della Ferrata. Percorriamo ora questo sentiero nel bosco fino a che, a quota 940 (10 minuti dalla partenza), non troviamo un bivio: prendiamo il sentiero di destra. Sempre seguendo i segnali bianco – rossi del sentiero CAI, arriviamo alla base della ferrata (e’ trascorsa circa mezz’ora da quando abbiamo lasciato l’auto) che e’ intitolata a Romana Nesi. La partenza e’ a 1120 m.. alla base del Monte Loro: la Via Ferrata e’ stata realizzata nel 1992 dal CAI di Arezzo. Per le sue caratteristiche e’ adatta sia ai principianti che agli esperti, in quanto ci sono tratti facili e tratti difficili, ma questi tratti piu’ ostici, volendo, si possono aggirare per continuare, poi, l’ascesa. Infatti, la ferrata non e’ ininterrotta, ma e’ composta da diversi gradoni da scalare intervallati da tratti di normale pendenza percorribile tranquillamente: l’ideale per chi voglia provare per la prima volta l’ ebbrezza della via attrezzata. Il primo tratto, il piu’ difficile, ha l’uscita in verticale ma e’ possibile superarlo tramite un canale che si trova alla sua destra; il secondo tratto, leggero traverso con uscita verticale, e’ abbastanza facile; il terzo, traverso in cengia e uscita verticale, e’ piu’ impegnativo; il quarto non e’ molto difficile anche se e’ verticale; dopo questi quattro tratti si susseguono altri brevi tratti intervallati da tratti escursionistici fino ad arrivare alla fine della ferrata a 1280 m. dove troviamo la targa con l’intestazione della via attrezzata e il cartello con le istruzioni da seguire quando si affrontano questi percorsi. Abbiamo impiegato circa 1 h. per fare la ferrata e 1 h. e 30 minuti per l’intera ascesa.