Via Ferrata del Monte Sella (non praticabile)

Sulla vetta del Sella

Siamo nelle Alpi Apuane: la Via Ferrata del monte Sella porta dalla vetta del monte Sella alla Focetta dell’Acqua Fredda, sotto la vetta dell’Alto di Sella; e’ stata allestita negli anni “70 del Novecento dal CAI di Lucca ed e’ intitolata a Francesco Vecchiacchi, noto fisico garfagnino. L’itinerario e’ consigliato solo agli escursionisti piu’ esperti. Per affrontare la ferrata e’ necessario munirsi della solita attrezzatura da usare in queste occasioni: imbracatura, cordino, dissipatore, moschettoni e casco. Il monte Sella (1739 m. s.l.m.) e l’Alto di Sella (1726 m. s.l.m.) formano un bastione roccioso che si mantiene per piu’ di un km. sui 1700 metri di quota: sia il versante garfagnino che quello marino sono molto ripidi. Il monte Sella, raggiungibile da Resceto, Renara, Passo del Vestito e Arni (dal versante marino) o da Arnetola (versante garfagnino: sentiero molto ripido e pericoloso dal Passo Sella) costituisce la base di partenza della Ferrata Vecchiacchi. Giunti sulla vetta del Sella bisogna percorrere una stretta cengia (percorso esposto e assai pericoloso) per arrivare alla partenza della via ferrata che si snoda tutta (1.500 metri di cavo) nel versante garfagnino di Arnetola. Ci sembra doveroso segnalare che attualmente, e ormai da molti anni, la Ferrata Vecchiacchi e’ inagibile a causa dei danni subiti per le continue cadute di massi e per l’azione delle masse nevose invernali.

Aldo e Roberto sulla ferrata 1

Walter Dolfi in un passaggio impegnativo

Aldo e Roberto sulla ferrata 2

Foto ricordo sulla vetta del Sella

Da Resceto (quota 485) si scende lungo il paese e si attraversa il greto di un torrente per entrare nel Canale dei Vernacchi (sentiero CAI n. 165): si prosegue dentro il canale fino ad arrivare a quota 696 dove incontriamo un magnifico manufatto, il Ponte del Pisciarotto (30 minuti dalla partenza), un ardito ponte che scavalca il canale e sul quale transitava la lizza che giungeva dalla Cave Cruzze situate sotto la vetta dell’Alto di Sella; questa e’ un’opera di ingegneria del marmo veramente unica. Camminando si arriva a quota 970 nel Canale della Neve (1 h. dalla partenza), dove incontriamo una sorgente e dove la valle si biforca: noi dobbiamo prendere il sentiero di destra (sentiero CAI n. 160), che ci porta con un’aspra salita alla Focola del Vento (quota 1.358, 2 h. dalla partenza) dove si incontra una vecchia cabina elettrica. Ora ci troviamo ai piedi dei pendii sommitali del monte Sella: dalla Focola del Vento si prosegue lungo la ripidissima lizza che ci porta alla Cava Bagnoli (quota 1609, 2 h. e 45 minuti dalla partenza) e da qui, in poco tempo, alla vetta del monte Sella (quota 1739, 3 h. e 30 minuti dalla partenza). Dalla vetta del Sella si seguono sulla destra delle tracce di sentiero (prestare molta attenzione: passaggio pericoloso) che ci portano all’attacco della ferrata che e’ stata allestita negli anni 70 dal CAI di Lucca ed e’ intitolata a Francesco Vecchiacchi, noto fisico garfagnino. La ferrata porta dalla vetta del Sella alla Focetta dell’Acqua Fredda (quota 1600, 6 h. dalla partenza) sotto la vetta dell’Alto di Sella; per affrontarla e’ necessario munirsi della solita attrezzatura da ferrata: imbracatura, cordino, dissipatore, moschettoni e casco: non e’ eccessivamente impegnativa, a parte il passaggio del Canal Sarperi dove bisogna superare una costola esposta, ma e’ molto lunga (circa 3 ore) e richiede assolutamente l’uso del casco perché non e’ infrequente la caduta di piccoli sassi. Giunti alla Focetta dell’Acqua Fredda si prosegue fino al Passo della Tambura (quota 1670, 6 h. e 30 minuti dalla partenza) dove transita la storica Via Vandelli: si discende lungo la Via Vandelli (sentiero CAI n. 35), si incontra la Finestra Vandelli (quota 1442, 7 h. dalla partenza), nei cui pressi si trova il Rifugio “Nello Conti”, e si prosegue per Resceto (quota 485, 8 h. e 30 minuti dalla partenza).