Via Francigena: da Colle di Val d’Elsa a Monteriggioni

Chiesina sul percorso

Il percorso della Via Francigena che va da Colle di Val d’Elsa (localita’ Campiglia dei Foci) a Monteriggioni e’ compreso nella decima tappa della Toscana, trentaduesima in Italia, e misura circa 20 km. $p00 Partendo da Campiglia dei Foci, dopo poco s’incontra la Badia a Coneo, edificio romanico di maggior rilievo del territorio del Comune di Colle di Val d’Elsa: il complesso sorge isolato in aperta campagna proprio sul percorso della Via Francigena. Infatti, la Badia fu fondata dall’Ordine Vallombrosano nei primi decenni del XII secolo anche per dare conforto a tutti i pellegrini che transitavano sulla piu’ importante strada del

Pieve di Coneo

Medioevo. Passiamo poi da Quartaia a cui seguono il paese abbandonato di Fabbrica, con la sua bella chiesina, e la Fonte di Sant’Antonio, anche questa abbandonata e sommersa dai rovi. Incontriamo quindi il Botro degli Strulli con le Vene di Onci: le Vene sono sorgenti che si trovano proprio nel Botro degli Strulli. Questo torrente termina il suo corso nell’Elsa: la grande quantita’ d’acqua che apporta al fiume fa si che l’Elsa, che fino Colle e’ chiamata Elsa Morta per la scarsa portata d’acqua, diventi Elsa Viva. Le Vene hanno una temperatura costante di 19° C e una portata di 1.100 litri il secondo; contengono

Le Caldane

sali, particolarmente bicarbonato di calcio, e lasciano incrostazioni al loro passaggio. Dopo Onci, passiamo da Gracciano per raggiungere, poi, le Sorgenti Termali de Le Caldane: le sorgenti fuoriescono dalla roccia calcarea sotto la collina di Pietreto e formano una grande vasca circondata da murature. Il luogo in cui si forma questo bacino d’acque limpide e trasparenti e’ assai bello ed e’ circondato da grandi alberi di quercia. D’estate e’ frequentato per bagni all’aperto, in quanto le acque sono pulite ed il fondo del bacino e’ ghiaioso: l’acqua ha una temperatura costante di 22° C e sgorga in cinque diversi punti, con una portata totale di 85 litri il secondo. Dopo Le Caldane passiamo da Pietreto, Strove, con la sua bella chiesina di San Martino e Castel Pietraio. Questo borgo si trova ai piedi della Montagnola Senese: la torre costituisce il nucleo piu’ antico intorno a cui si e’ sviluppato l’intero complesso fortificato, con i suoi originali archi, le volte a vela, le pareti con pietra a vista e il bellissimo chiostro principale: nel castello si trova anche la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Dopo Castel Pietraio arriviamo a Abbadia Isola, splendido borgo della campagna senese, che trae il proprio nome dalle paludi che un tempo circondavano la parte bassa dell’insediamento, in modo tale da far apparire l’Abbazia fortificata come adagiata su un’isola. Abbadia Isola la troviamo menzionata gia’ nelle Memorie del viaggio dell’arcivescovo Sigeric come Burgenuove: si trattava, allora (siamo intorno al Mille) di un villaggio appena formato. L’abbazia cistercense dell’XI secolo conserva ancora i resti della fortificazione dell’antico monastero: le mura sono state spesso incorporate in costruzioni successive. Infine arriviamo a Monteriggioni.

 

Chiesa di San Marino a Strove 

 

Fonte Sant’Antonio 
Guido, Piermaria e Paolo Abbazia dei Santi Salvatore e Cirino a Abbadia Isola
Si entra in Monteriggioni per Porta Fiorentina Monteriggioni