Castelvecchio e’ uno dei dieci borghi, chiamati castella, che formano la Svizzera Pesciatina: l’origine di questo toponimo risale al XIX secolo e si deve allo storico ed economista svizzero Sismondi, che in questa terra, racchiusa tra il fiume Pescia e il torrente Torbola, rivedeva le vallate della sua Svizzera. In realta’ prima questa zona si era sempre chiamata Valleriana (da Val Riana, ossia Valle dei Rii. Vellano puo’ essere definita la Capitale della Svizzera Pesciatina: non solo per la presenza della Pieve dei Santi Ansano e Tommaso, il piu’ importante edificio religioso della Valdinievole, ma anche per la struttura dell’antico borgo medievale. L’importanza della Pieve, gia’ citata a partire dall’anno 879, e’ accentuata dal fatto che fino dal 1875 e’ stata dichiarata Monumento Nazionale.
Pieve dei Santi Ansano e Tommaso – Vanta antichissime origini essendo gia’ citata in un documento dell’879, ma della struttura originaria si sono conservati solo pochi resti. Ricostruita piu’ volte, deve l’aspetto attuale ai rifacimenti effettuati nel 1875, che hanno mantenuto lo stile architettonico lombardo del XII secolo. Nella facciata si trova un’antica e misteriosa immagine scolpita con un uomo che sembra proteggere due donne abbracciandole. Si presenta internamente con tre navate, la copertura e’ a capriate a vista e al presbiterio, elevato rispetto al piano della chiesa, si accede per mezzo di scalette. Sotto il presbiterio si trova la cripta
Chiesa di San Giovanni Battista in Castelvecchio – Non è documentata prima del secolo XV: assente dall’estimo della chiesa lucchese composto nel 1260 e assente anche dal secondo estimo composto nel 1378, la prima menzione non di essa ma della devozione che vi si manteneva, cioè la luminaria in onore di san Giovanni, è del 1443, citata in una partita contabile del 1449. L’aspetto esterno e interno dell’edificio quale esso appare attualmente non è però anteriore al secolo XVII, alla quale epoca risalgono anche gli arredi più antichi in esso custoditi. Il campanile venne eretto nel 1747, come riporta la data incisa sulla chiave dell’arco portante del campanile stesso e come appare in un ricordo datato 1747 e composto dopo il 1748. E’ costituita da una pianta pressoché rettangolare, orientata secondo l’asse est-ovest ed inserita in un più ampio complesso immobiliare all’interno del nucleo storico di Castelvecchio, Pescia. Al piano terreno si trova la chiesa stessa, a tre navate, corredata da un vano, sul lato est, utilizzato come sacrestia e sul lato ovest da ulteriori vani pertinenziali. Al piano seminterrato trovano collocazione quattro vani voltati e intonacati, dove in due di questi, sono stati rinvenuti degli affreschi restaurati da parte della Soprintendenza dell’area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia.