Monte Giovo (anello dal Lago Santo)

Il monte Giovo (1991 m. s.l.m.) e’ molto conosciuto perché con la su possente mole domina il sottostante Lago Santo modenese, con il quale forma un binomio inscindibile. Questo anche perché il lago stesso e’ creatura del monte: la morena frontale del piccolo ghiacciaio, gia’ esistente nel quaternario, ha creato uno sbarramento che viene alimentato da un emissario che nasce ai 1650 metri del monte Giovo in una zona detta Borra dei Porci. Nel Giovo il paesaggio geomorfologico e’ dominato da estesi affioramenti di natura arenacea (macigni) interrotti da rocce marnali e argillose: questi strati hanno avuto origine fra i 30 e i 17 milioni di anni fa dalla sedimentazione di materiali sabbiosi depositatisi sui fondali marini.
Foto di Aldo Innocenti

Lago Baccio 1

Monte Giovo 1

Lago Baccio 2

Monte Giovo 2

Il Passetto

Aldo e Roberto al Passetto

Crinale dell’Appennino tosco – emiliano 1

Monte Rondinaio

Monte Giovo 3

Crinale dell’Appennino tosco – emiliano 2

Aldo sul sentiero

Monte Giovo 4

Aldo sulla Grotta Rosa 1

Roberto sulla Grotta Rosa

Aldo sulla Grotta Rosa 2

Lago Santo 1

Lago Santo 2

Monte Giovo 5

Monte Giovo 6

Monte Giovo 7

Monte Giovo: vetta

Aldo sulla vetta

Aldo e Roberto sulla vetta

Monte Giovo: croce di vetta

Lago Santo 3

Monte Giovo 8

Cima dell’Omo e Cime di Romecchio

Passo della Boccaia

Percorso
Dal parcheggio del Lago Santo ci incamminiamo in direzione del lago stesso: ma, prima di giungervi, imbocchiamo a sinistra il sentiero Cai n. 523 per il Lago Baccio. Raggiungiamo il Lago Baccio (quota 1554) e da qui seguiamo ancora le indicazioni per il sentiero 523, che aggira lo specchio d’acqua sulla destra e comincia a salire in direzione del Passetto. Dopo un tratto nel bosco, la salita avviene in ambiente aperto e panoramico, Giunti al Passetto (quota 1800), seguiamo a destra il sentiero di crinale, Cai 00. Ora il percorso diviene piu’ impegnativo, con qualche tratto esposto e roccette. Si devono valicare alcune quote della cresta, la Porticciola e l’Altaretto (quota 1927). La traccia si tiene sul lato sinistro, abbastanza ripido. Si segue ora un tratto in leggera discesa, sino a giungere ad una sella: Foce dell’Altaretto (quota 1877). Proseguiamo il cammino sul crinale, tralasciando gli altri sentieri che da qui si dipartono. Affrontiamo ora il tratto piu’ impegnativo di tutto il percorso; dopo alcune rocce, la cresta si restringe e costringe a superare un risalto verticale  del monte Grotta Rosa, di quattro metri circa, attrezzato con cavo , piuttosto erto ed esposto sul lato destro. Dopo aver superato la Grotta Rosa (quota 1953) la salita non presenta difficoltà fino alla vetta del Monte Giovo (quota 1991). Il ritorno al Lago Santo avviene dalla parte opposta dalla quale siamo saliti: abbandoniamo il sentiero Cai n.00 a andiamo a destra in discesa seguendo il sentiero Cai n. 527, che, dopo un lungo tratto con saliscendi, ci conduce al Passo della Boccaia (quota 1584). Da qui andiamo a destra lungo il sentiero 529 fino a raggiungere il Lago Santo e il parcheggio sottostante.

 

 

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