La Villa di Montesecco ha origini settecentesche: nacque come casa poderale di proprietà della famiglia Conversini. Successivamente questa proprietà rientrò nel lascito di Tommaso Conversini alla Pia Casa di Lavoro Conversini, confluita dal 1907 negli Istituti Raggruppati. Le trasformazioni ottocentesche trasformarono la casa poderale in villa con l’ampliamento dei corpi a est, e a fine Ottocento la villa veniva adeguata ad ospitare la Scuola Agraria. Le sistemazioni susseguite fino agli anni ’30 portarono alla realizzazione di annessi come il lavatoio coperto che usava l’acqua della gora, il caseificio, le stalle, il pozzo northon, che dettero forma alla struttura attuale della villa e permisero di incrementare lo sfruttamento agricolo dei campi. Il terreno del podere era utilizzato come colonia agricola in cui imparavano il mestiere i giovani supportati dagli Istituti Raggruppati. Negli anni ’30 la Cattedra ambulante di agricoltura operava nei terreni della villa di Montesecco organizzati come “podere modello”. Successivamente il podere fu affittato a contadini. Nel 1980 l’area di proprietà degli Istituti Raggruppati è passata al Comune di Pistoia tramite una donazione modale, che prevede l’utilizzo dei beni a beneficio di giovani svantaggiati. L’area ha ospitato per alcuni anni il campeggio temporaneo del Pistoia Blues Festival. Numerosi progetti ufficiali ed informali si sono susseguiti (albergo, area sportiva, scuola di vivaismo, parco, fattoria didattica, parco della musica, ecc.), ma l’area rimane oggi in gran parte inutilizzata.
Foto di: Aldo Innocenti
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