Il piccolo agglomerato di Collina è situato nei pressi del passo appenninico che segnale spartiacque fra le valli dell’Ombrone e del Limentra, in prossimità dei ruderi dell’antica Fortezza di Santa Margherita, costruita nel XIII secolo dal Comune di Pistoia lungo il tracciato della Via Francesca di Sambuca, come baluardo difensivo contro Bologna. Il passo della Collina mantenne anche nei secoli successivi il ruolo di nodo essenziale nel collegamento tra Pistoia e Bologna, ed in particolare tra Ottocento e Novecento, quando si intensificarono i traffici e furono realizzate nuove ed importanti viabilità (Via Leopolda e successivamente Statale Porrettana). Come ricorda la lapide in controfacciata, l’oratorio fu eretto dalla locale comunità agli inizi del XX secolo, quando il modesto insediamento originario subì un certo incremento di presenze: non essendo stato ancora costruito il traforo, il passo era infatti assai frequentato e costituiva un ambito luogo di villeggiatura. L’oratorio presenta caratteri formali neo medioevali con facciata tripartita in pietra quadrata a vista, coronamento a capanna su archetti pensili, portalino in pietra sovrastato da lunetta ad arco ogivale e tettuccio pensile. Lungo le pareti perimetrali la cornice di archetti sottogronda è interrotta da paraste lisce tra le quali si aprono finestre archivoltate. L’interno è costituito da un’aula rettangolare coperta a capriate in vista e con pavimento in marmo di Carrara a scacchi bianchi e grigi (donato da un villeggiante, come ricorda una lapide all’ingresso). L’insieme si conserva in buono stato ed è officiato dal parroco di Spedaletto solo nel periodo estivo.