Montecatini Val di Cecina ha tutte le prerogative per essere annoverato tra i piu’ genuini borghi della Toscana. Arroccato su una delle ultime propaggini meridionali delle colline pisane, separato da Volterra dall’ampia valle del Gagno e circoscritto a sud dalla valle del cecina, il borgo ebbe in epoca feudale notevole importanza militare: ne sono testimoni la possente torre che si erge al culmine dell’altura e tutto il complesso abitativo che intorno ad essa si raccoglie. La piazza principale dell’antico borgo costituisce senz’altro uno degli angoli piu’ genuini d’architettura medioevale toscana: su di essa s’affacciano la chiesa di S. Biagio e il Palazzo Pretorio, attualmente sede del Centro di Documentazione del Museo delle Miniere. Domina l’abitato la Torre dei Belforti, costruzione con base quadrangolare e a scarpata, fatta erigere nel sec. XI dalla famiglia Belforti, signori di Volterra e di Montecatini Val di Cecina. A Montecatini Val di Cecina e’ legata la miniera di rame che ha dato il nome ad una delle maggiori industrie estrattifere europee, la Montecatini, meglio conosciuta in seguito, dopo la fusione con l’Edison, come Montedison. In effetti la miniera, i cui resti sono ancora ben visibili a meno di un chilometro dal capoluogo, in localita’ Caporciano, ha segnato una tappa storica nel campo delle attivita’ estrattive. Nel periodo di massima attivita’, dal 1827 al 1907 (anno della sua chiusura), e’ stata la miniera di rame piu’ grande d’Europa.
Veduta panoramica | Castello Belforti |
Museo delle Miniere | Chiesa di San Biagio |