Piteccio si trova lungo l’antica strada che da Pistoia sale verso il Valico della Collina e la pianura emiliana: il paese e’ nato e si e’ sviluppato lungo il corso del torrente Ombrone, che in questa zona e’ abbondante d’acqua in tutte le stagioni dell’anno. Questo ha fatto si che nel corso dei secoli si siano sviluppate lungo le sponde del torrente industrie che sfruttassero la forza dell’acqua, come le ferriere e la cartiera. Da Piteccio transita la Linea Ferroviaria Porrettana: subito a monte del paese si trova un importante viadotto, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale e’ stato piu’ volte bombardato. Nel corso del bombardamento effettuato dagli Alleati il 26 aprile 1944 morirono 36 abitanti.
Chiesa di Santa Maria Assunta – Era gia’ censita nel XII secolo come dipendente dell’antica Pieve di Saturnana, ma nel Seicento era ancora prioria. Nell’agosto 1778 fu elevata alla dignita’ di pieve. Nel corso dei secoli ha subito vari rimaneggiamenti, ma il 28 aprile 1944 subi’ gravissimi danni quando gli Alleati bombardarono il Viadotto di Piteccio della Ferrovia Porrettana: durante questa incursione aerea morirono 38 abitanti, come ricorda una lapide affissa sulla facciata della chiesa. Alla fine della guerra fu subito restaurata e riaperta al culto. E’ ad aula unica, con zona presbiteriale divisa in tre piccole navate ed abside semi circolare in corrispondenza della navata; cappelle laterali si aprono sui fianchi dell’aula, coperta da volta a botte. La chiesa presenta un impianto a navata unica, voltata a botte, ma con zona presbiteriale divisa in tre navatelle di cui la centrale con cupola su pennacchi ed abside. Internamente la chiesa decorazioni a stucco e sulle pareti laterali si aprono quattro cappelle che ospitano gli altari laterali. La facciata, in stile neorinascimentale, è caratterizzata da un coronamento a frontone sotto cui si apre un oculo in asse con il portale d’ingresso timpanato. Sul prospetto rivolto a sud si addossa un porticato settecentesco da cui si ha l’accesso alla chiesa più utilizzato.
Oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano -L’attuale configurazione dell’oratorio deriva da interventi settecenteschi in cui fu ampliata un’antica cappella, corrispondente al braccio destro dell’attuale transetto. L’edificio è a croce latina con la navata coperta con soffitto ligneo sorretto da capriate, e le cappelle laterali, nei bracci del transetto, coperte a volta, così come il presbiterio. Esternamente è ben riconoscibile l’antica cappella, preceduta da portico su colonne in pietra e copertura lignea, in posizione arretrata rispetto alla facciata. Quest’ultima, a capanna e semplicemente intonacata, è caratterizzata portale d’ingresso architravato in pietra, sovrastato da un’apertura rettangolare con cornice in pietra.