La Necropoli Etrusca di Tarquinia, che si estende per circa 750 ettari a tre chilometri dall’abitato, in località Monterozzi, è una delle più importanti tra quelle conosciute essendo ricca di tombe a camera con decorazioni pittoriche. L’uso di decorare le camere sepolcrali non è prerogativa della città di Tarquinia, ma è solo qui che il fenomeno raggiunge dimensioni tali da costituire un’importante testimonianza dell’evoluzione della civiltà etrusca dal VII al III secolo a.C. Sino ad oggi si conoscono circa 200 sepolcri con pitture o tracce di pitture che ritroviamo esclusivamente nelle dimore funebri degli aristocratici. Le immagini che vi sono riprodotte tendono a ricostruire intorno alla figura del defunto scene che si riferiscono alla sua vita quotidiana, quasi a voler sottolineare, riflettendo una credenza comune a tutti i popoli primitivi, la continuità della vita oltre la morte. Tra le molteplici, sono attualmente visitabili complessivamente 14 tombe: Tombe del Cacciatore, dei Giocolieri, della Pulcella, Cardarelli, della Fustigazione, Fiore di Loto, delle Leonesse, dei Gorgoneion, dei Caronti, dei Leopardi, delle Baccanti, della Caccia e Pesca, 5513 e 5591.
Foto di Aldo Innocenti