Monumenti di Piteccio in memoria del vittime del bombardamento del 1944

Il 28 aprile 1944 le truppe alleate bombardarono il grande viadotto ferroviario di Piteccio posto sulla Ferrovia Porrettana, che univa Pistoia a Porretta: causarono così la morte di trentotto persone innocenti. Nel ricordo di questo tragico avvenimento a Piteccio si trovano due monumenti: inoltre nella stessa area si trovano altri due monumenti, dei quali uno dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e uno dedicato ai Sette Vizi Capitali.

La linea ferroviaria Porrettana ebbe un ruolo strategico nel periodo 1943-1945 e forniva un collegamento diretto fra Pistoia e Bologna attraverso l’Appennino: era un’ottima alternativa alla direttissima Prato-Bologna, spesso colpita dagli aerei angloamericani. Da qui transitavano i rifornimenti e le merci spedite nel Nord Italia e in Germania. Gli alleati tentarono più volte di colpire i viadotti della linea, rendendola progressivamente inagibile al traffico ferroviario; i tedeschi la utilizzarono comunque come via di comunicazione stradale, più scomoda ma maggiormente sicura per la presenza di numerose gallerie. Il bombardamento angloamericano del 28 aprile 1944 aveva come obiettivo la distruzione del viadotto ferroviario sopra Piteccio, ma causò solamente il danneggiamento di una delle arcate. Il suono dell’allarme antiaereo iniziò alle ore 11:35 per terminare dopo circa un’ora alle 12:32. In pochi minuti il paese fu completamente devastato e nell’occasione persero la vita 38 persone fra cui molti bambini. Furono distrutte una trentina di abitazioni private e una ventina furono danneggiate; la luce elettrica tornò in funzione dopo quarantotto ore, l’acquedotto fu ripristinato solamente dopo molti giorni e il collegamento telefonico con Pistoia a metà maggio ancora non era stato riattivato.  A questo seguirono altri bombardamenti che si esaurirono solo a estate inoltrata. Il ponte di Piteccio fu minato e fatto saltare definitivamente il 24 luglio 1944 dai genieri tedeschi in previsione della ritirata verso la linea Gotica. La sede ferroviaria, le stazioni, gli impianti di servizio, i viadotti, i ponti e le gallerie della Porrettana furono completamente distrutti durante la guerra prima dai bombardamenti alleati, poi dalle truppe naziste. 

MONUMENTO SULLA FACCIATA DELLA PIEVEDI SANTA MARIA ASSUNTA
Il Monumento è formato da una lapide, sulla quale sono elencati nomi delle vittime, e una sottostante bomba per aereo che non scoppiò e sulla quale una targa porta incise le parole “non sono esplosa per non uccidere”.

Chiesa di Santa Maria Assunta

Monumento 1

Monumento 2

Monumento 3

Nominativi persone decedute

BENEFORTI GUIDO
BENEFORTI MARIANNA
CAPECCHI EMMA
CAPECCHI LINA
D’ETTORE LUCIA
D’ETTORE CARMELA
FRANCONI AMOS
FRANCONI ENRICHETTA
FRANCONI GIUSEPPE
GAVAZZI MARIA
GAVAZZI GENOVEFFA
MORELLI CHIARITO
MORELLI ELVIRA
PIRAMI ANGIOLINA
PIRAMI MIRANDA
VENTURI PIETRO
VENTURI SOFIA
CAROTI ARIELLA
AGNOLETTI EZZELINA
TONI MARCELLA
BENEFORTI FIORENZA
MILIOTTI GIORGIO
EVANGELISTI LILIANA
PASQUALI AVERARDO
BALDINI FRANCO
CEFALU’ PIERO
CHIARAMONTI ROSANNA
CIANI IGINIA
DOLCI LUIGI
FEDI EZIO
GIUSTI AMERISA
MAGRINI VIRGINIA
MOCHI CESARE
NERUCCI FORESTO
PASQUALI OSCAR
VIVARELLI EUGENIO

MONUMENTO ALLE VITTIME DEL BOMBARDAMENTO

Nel 1994, all’interno di un’area verde situata nello spazio sottostante al viadotto, fu inaugurato un suggestivo monumento in ricordo del bombardamento del 28 aprile 1944. Il basamento fu realizzato da Federico Filoni mentre il disegno del bronzo fu eseguito da Giordano Pini. Giordano Pini, diplomato all’Istituto d’Arte Petrocchi di Pistoia nel 1980, è un esperto orafo e scultore. Ha creato opere per la comunità e collaborato con aziende di gioielleria a Milano. Nel 1994 ha realizzato un monumento per le vittime del bombardamento di Piteccio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Monumento e viadotto ferroviario

Monumento 1

Monumento 2

Monumento 3

 

MONUMENTO IN MEMORIA DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Il monumento che fu realizzato da Ferruccio Pasquali della Fonderia Fratelli Pasquali, fu inaugurato il 15 Agosto del 1920. Su un obelisco in travertino con base a gradini è posta una statua in bronzo che raffigura la Vittoria alata posta su una sfera e che protende una corona di alloro, quattro rilievi allegorici in bronzo ornano la base dell’obelisco con scene di pace e di guerra. Nel 1941 era nell’elenco dei monumenti bronzei della provincia di Pistoia da sacrificare come “metallo alla patria”, ma alla fine riuscì ad arrivare fino a noi quasi integro.

Monumento 1

Monumento 2

Monumento 3

Monumento 4

 

MONUMENTO AI SETTE PECCATI CAPITALI

Mauro Vaccai, per Piteccio, suo paese di origine crea, nel 1998, una grande scultura posta in Piazza Vittorio Veneto: i “Sette peccati capitali” rappresentati da figure in tondino di ferro poste attorno ad una grande sfera dello stesso materiale. La sfera proviene dalla vecchia Cartiera di Piteccio. Mauro Vaccai, nato nel 1954 a Piteccio (PT), dove vive e lavora, si dedica a rappresentazioni religiose, ma anche a soggetti profani. Pittore, scultore e disegnatore, nella sua arte si confronta con diversi materiali quali marmo, pietra arenaria, cotto e ferro. Tra il 1992 ed il 1993 realizza una delle opere più importanti della sua carriera: i dipinti dell’abside della Pieve di Santa Maria dell’Assunta di Piteccio.

Monumento 1

Monumento 2

 

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